Carissimi amici, da ciò che ho potuto notare, è che in questo mio breve periodo da blogger, siamo diventanti una piccola grande famiglia. Ognuno di voi, a suo modo, mi dona qualcosa, e io con tutto il cuore ve sono grata.
Oggi però, in particolar modo, vorrei citare, uno tra i mie primi ascoltatori (a parte
Teo), della blogosfera (come dice gidibao), ossia il buon "vecchio" ormai per me, "papà"
Fabio (per chi non lo conoscesse è un blogger anche lui).
Mi perdoni, Fabio per lo pseudonimo "papà", ma sinceramente non c'è giorno che io non vada a leggere ciò che scrive! Questo perchè, anche se a volte è un po' difficile da comprendere, (perchè parla soprattutto di musica che io non ho mai sentito, ma non solo), riesco a cogliere qualcosa di molto più profondo, che vanno oltre le "semplici" parole, quindi mi insegna sempre qualcosa di nuovo, o meglio mi porta a riflettere su certe cose!
Vabbé, ringraziamenti a parte, io l'altro ieri, stavo per l'appunto, leggendo il suo post, datato
13 giugno (klikkate qui per il post integrale, continuazione anche 14 giugno), dove nel terzo paragrafo esprimeva questo:
"...negli ultimi anni l'attesa che sbocci un amore e per me stata una sensazione più intensa della "realizzazione" stessa dell'amore stesso. Dopo, in qualche modo, "mi rassegno", il mio cuore accelera ma meno, le mani non sudano più come prima, il film mi sembra già un po' visto e gradualmente ma inesorabilmente perdo interesse. Fino a quando la piantina che ho smesso di annaffiare, avvizzisce e muore!"Io sono rimasta senza parole, e ancora adesso nel riscriverle ho risentito, ancora molto forte questa frase!
Malgrado io sia un'ottimista nella vita, queste parole per me sono parole vere! Anche a me accade la stessa cosa.
È vero che quando siamo soli, ci mettiamo alla ricerca dell'amore, lo sognamo, lo vogliamo, desideremmo sentire le farfalle nella pancia, ma poi chissà perché, quando l'abbiamo trovato, a un certo punto, tutto questo viene a mancare, facendoci perdere anche l'interesse per la persona, che per un periodo è stata "l'oggetto"del nostro desiderio.
A questo punto ricomincio con la serie dei miei perché:
Allora, che cos'è l'amore? È questo? A me queste sensazioni piacciono, ma perchè non si possono fermare? Perché per risentirle, dobbiamo trovare una nuova persona? Perchè non può essere la stessa? Perchè a un certo punto non si sentono più le farfalle in pancia? Perchè non sentiamo tutto questo. Perché?
Il dibattito è aperto a tutti, fidanzati e non.
Un saluto particolare a "papi" Fabio, e una buona giornata a tutti.