blabla-sonia: novembre 2007

martedì, novembre 27, 2007

Brown sugar

Che gusto ci prova Pete Doherty, ex della Moss e attuale amico della coppia che si possiede "felicemente" a cazzotti, Amy Winehause e Blake Field-Civil, a farsi riprendere da una telecamerina mentre si inietta cocaina (e non per una, ma per ben due volte)?

E io che mi pensavo che la droga presa via endovenosa era "roba" ormai passata...

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domenica, novembre 25, 2007

Amygmatica

Si dirà pure in giro che si è bevuta il cervello (con quel cognome, poi), ma a me, lei, mi fa impazzire.






Con una voce così, il primo pensiero non può che essere per lei, la Janis.



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venerdì, novembre 23, 2007

Dica trentatré


Il numero 33 può essere divertente:
- trentatré trentini andarono a Trento tutti e trentatré trotterellando.
- "dica 33" nell'immaginario collettivo è utilizzato dai medici per ascoltare il paziente.

il 33 ha appartenenze scientifiche:
- la colonna vertebrale umana ha 33 vertebre.

fisiche:
- è il numero atomico dell'arsenico.

linguistiche:
- la lingua italiana ha 33 suoni.
- l'alfabeto copto è formato da 33 simboli.
- l'alfabeto cirillico consiste di 33 lettere.
- nell'alfabeto Hindi ci sono 33 consonanti.

letterarie:
- la Divina Commedia di Dante è composta da 100 canti suddivisi in tre cantiche di 33 canti ciascuna, più un canto introduttivo posto all'inizio dell'Inferno.

storiche:
- il Re Davide regnò a Gerusalemme per 33 anni.
- i Trentatré Orientali (in Spagnolo Treinta y tres Orientales) è il nome di un gruppo di rivoluzionari comandati da Juan Antonio Lavalleja.

geografiche:
- Bagdad, è situata alla latitudine 33°33' N.
- la Repubblica di Kiribati, consiste di 33 isole sparse in 3.860 chilometri nell' Oceano Pacifico.
- Hiroshima, è situata all'intersezione di latitudine 133°30' E e di longitudine e di 33°30' N.
- la Cina, è formata da 33 regioni.

il 33 è dance:
- dagli ultimi anni '50 agli ultimi anni '80 i dischi musicali più diffusi sono stati i 33 giri, cioè i dischi letti dai grammofoni con velocità di rotazione di 33.333 giri al minuto.

esoterico:
- il 33 è un alto grado della Massoneria.

ma soprattutto molto sfigato:
- secondo i Vangeli sono gli anni in cui visse Gesù Cristo.
- il Pontificato di Giovanni Paolo I è durato 33 giorni.

Ed infine 33 è il numero che mi dovrò portare dietro da qui a un anno.

mercoledì, novembre 21, 2007

Memento

Prendo volentieri il meme di Zefirina: trovo che le domande, a questo giro, siano interessanti visto che si parla dei nostri inizi. Quindi, procediamo.

Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?

Non è da molto tempo che ho il pc. Fino a qualche anno fa, ero un po’ distante dal mondo tecnologico, lo consideravo una perdita di tempo, completamente inutile, almeno per me; pensavo che potesse portarmi via del tempo prezioso, da dedicare all’arte, all’artigianato, attività che mi sono sempre piaciute tantissimo. Poi, però, a causa dei miei studi universitari, nell’estate 2005 (poco prima di cominciare l’Uni) mi sono dovuta adeguare. E nel giro di pochissimi giorni ero già super organizzata: pc, adsl, webcam, macchina fotografica digitale; mi ero iscritta anche ad un corso introduttivo. Insomma, sono passata in brevissimo tempo da un estremo all’altro, senza remore, ed oggi, lo posso confessare, non ne potrei più fare a meno.

Per i primi mesi sono stata tranquillissima, usavo solo Word e i programmi “normali”, poi una sera, sentendo che c’era anche la possibilità di parlare con il mondo fuori, ho cominciato a chattare di brutto per circa tre mesi.
A giugno, vado alla Notte bianca di Locarno insieme al mio amico Matteo (aka Bloggointestinale) e gli racconto delle mie delusioni in chat. Avevo scoperto solo che gli utenti della chat non facevano altro che domandarti, come sei fatta, vuoi scopare con me, cose di questo tipo. E lui mi ha detto: "Sonia, la chat non fa per te, avresti bisogno di qualcosa di più impegnativo, dove puoi argomentare; perché non apri un blog?”. La serata è continuata a suon di birrette (per me) e Negroni (per lui). Rientrando a casa, in auto (alquanto alticci), abbiamo ripreso il discorso blog, e io titubante gli dicevo: “Ma chi vuoi che mi leggerà…” “Non penso proprio…” “E poi come potrei intitolarlo…”, insomma, dopo tutte queste paranoie, alle sei/sette del mattino, ho aperto il mio account con blogger, e lo stesso giorno, ho inviato circa una sessantina di e-mail a tutti i miei conoscenti per pubblicizzare la mia nuova avventura.

Il tuo primo post?

Il mio primo post? Ovviamente “La mia prima volta”.

Il post di cui ti vergogni di più?

Mi vergogno di tutti quelli dove mi sono esposta troppo.

Il post di cui sei più fiero?

Non ci sono post di cui vado particolarmente fiera, tutto sommato mi piacciono tutti, perché ogni post parla di me e del mio stato d’animo. Ma se proprio devo citarne uno, più che esserne fiera, è quello che a rileggerlo mi fa ricordare un bellissimo periodo della vita da blogger, dal titolo: “Sfogo Libero”. Da leggere ci sono soprattutto i commenti.

E tu? Come sei diventato blogger?

Come sono diventata blogger? Boh, non lo so… probabilmente dalla mia prima intervista che mi ha fatto Gidibao.

E questa volta do pure le nomination:

- la prima va a Yannick. Lo nomino perché è un ragazzo come me, Ticinese, che conosco personalmente e che da poco ha aperto il suo blog. E poi, è pure bello e bravo, quindi donzelle datevi da fare...;
- la seconda è Helga, perché l’altra volta mi ha passato un meme che io non ho fatto perché non mi piaceva;
- il terzo vorrei passarlo a Teo, perché lui mi ha fatto aprire il blog, e inoltre pur essendo amici, non so come lui abbia fatto ad approdare nel mondo dei blogger;
- il quarto lo passo a Margy, perché è da poco che la conosco;
- e da ultimo lo passo ad Apetta, perché vorrei scusarmi con lei che è da un po’ che non passo a salutarla.

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sabato, novembre 17, 2007

Una proposta (indecente)



Basta, non ne posso più di scrivere solamente. Io credo che sia arrivato il momento di... chiudere? Far sparire completamente il blabla-sonia?

No, nulla di tutto ciò (paura, eh?): io credo che ormai sia giunto il momento di guardarci tutti in faccia perché sono stufa di leggervi e basta. Condividiamo quindi una bella cena prenatalizia - io direi in quel di Milano -, ma se volete possiamo spostarci anche verso sud, in modo che l'incontro sia accessibile a tutti quei blogger che abitano lontani dal capoluogo lombardo.

Che so, potremmo anche fermarci una notte fuori, se vogliamo, magari in un ostello a poco prezzo, oppure trascorrere una notte all'agghiaccio con lo schlafsack (per la comprensione vedere il TXT a pag. 777, oppure osservare con cura la foto di cui sopra - mucca inclusa -), insomma prendere parte ad un'evento easy come le gite scolastiche, ricordate?

Lascio questo post per un po' così cominciamo a vedere quanto la proposta sia condivisa, dopodiché ci si organizza sulle date, il luogo, le eventuali partenze, etc.
Ogni proposta diversa dalla mia sarà bene accetta, ovvio, dopo di che non ci resta che fissare solo tempi e modi. Il tutto comunque andrà per dicembre.

Ps.
Chi non viene non si beccherà né le tavolette di cioccolata con dentro le nocciole, né i biscottini natalizi della Sonietta del blabla che preparerà per voi con tanto amore.

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lunedì, novembre 12, 2007

Si è rotto qualcosa

È da molto che non scrivo qualcosa sul mio blog e quello che sta succedendo nelle ultime settimane, in Italia, mi fa pensare che qualsiasi cosa provi a scrivere risulti futile e banale. Inoltre, comincio a pensare che avere un blog, qui, porti sfiga. Se dovesse succederti qualcosa accade che o ti demonizzano - come hanno fatto con Raffaele Sollecito, il suo blog ormai chiuso perché pieno di soli insulti, dove, ancora prima di riscontrare delle prove, l'opinione pubblica aveva già emesso la (propria) sentenza - oppure ti beatificano - come stanno facendo in queste ore con Gabriele Sardi. È vero, sono storie completamente opposte tra loro che non hanno alcun legame, epperò, fatto sta che questi due ragazzi avevano entrambi un blog. Ti accorgi, poi, che i giornalisti hanno già iniziato a riportare le loro fotografie, a prendere i post più vecchi, le foto più stupide, il tutto per pescare il pelo nell'uovo, e questo già lo si sapeva.

Ora, però, è arrivato il momento di buttare tutto in un unico calderone, perché personalmente sono stufa marcia di sentirne una nuova ogni santo giorno. Quindi faccio un punto della situazione partendo proprio da quello che è successo ieri a Gabriele Sardi. Non è stato un caso isolato, non è la prima volta che la polizia in Italia uccide un ragazzo senza alcun motivo. Forse, visti tutti i tristi eventi che si susseguono in così poco tempo, qualcuno avrà dimenticato, per esempio, come è morto il giovane Federico Aldrovandi, massacrato di botte senza alcun motivo da quattro poliziotti (tra cui una donna) alla periferia di Padova.
A questo punto mi domando: ma i poliziotti in Italia a cosa stanno giocando? Al Far West?

Poi, però, quando c'è da fare il loro lavoro, o non si trovano mai, oppure faticano ad individuare delle prove che possano veramente arrestare i colpevoli quando viene commesso un crimine, e di esempi ne abbiamo: mi domando come è possibile che a distanza di così tanto tempo ancora non si sia trovato l'assassino di Chiara Poggi, morta in casa sua, da sola? Oppure, se vogliamo tornare ancora più indietro nel tempo, mi sto ancora domandando, come mai il delitto di Cogne a distanza di così tanti anni è un caso ancora discusso? O peggio, mi domando ancora, come mai, quando viene massacrata una donna (Giovanna Reggiani) da un Romeno, anziché espellere o condannare solo chi ha commesso il fatto, vengono distrutte le baraccopoli degli altri Rom che non c'entrano nulla?

Poi, però, se un poliziotto viene ucciso, la polizia lo trova subito il malvivente: è sufficiente vedere il caso di Luciano Liboni, il fuggiasco ucciso pochissime ore dopo aver ucciso un poliziotto, oppure ricordare quando hanno assassinato l'agente Raciti: il colpevole è stato velocemente individuato.

Ciò che penso adesso è: per gli eventi di ieri, è coinvolto un poliziotto; serviranno le prove balistiche, e sicuramente, temo, troveranno il modo per scagionare il responsabile, come hanno fatto nel caso di Federico che, se non fosse stato per la lotta dei suoi genitori (che nel frattempo hanno aperto anche un blog pur di far conoscere la loro lancinante esperienza), i poliziotti avrebbero continuato a sostenere, senza alcun contraddittorio, che il ragazzo era un drogato e si stava praticamente spaccando da solo la faccia contro il muro. Vi pare che un ragazzo così, potesse ridursi in questo modo da solo?!?!? Ma per favore...

I tafferugli avvenuti ieri sera è normale che ci siano stati, e non pensate che all'interno di quella violenza ci siano solo persone legate dal fatto che non hanno accettato la morte del giovane Gabriele. Tra quelle persone ci sono anche quelli che sicuramente in passato la polizia ha fatto loro un torto e adesso vanno in giro a delinquere per puro sfogo.

Concludo dicendo che è tempo che i poliziotti tornino a fare i poliziotti, senza giocare a indossare i panni dei pistoleri nel lontano west. Di contro, i cittadini si comportino da buoni cittadini senza creare violenza al solo scopo di generare violenza.

Detto tutto ciò, vediamo adesso se terrò ancora aperto 'sto blog ché dopo tutti questi eventi, un po', mi sto cagando sotto anch'io.

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