blabla-sonia: gennaio 2008

martedì, gennaio 29, 2008

Un po' Satie e un po' farfalla

bimbafarfalla


Non ci sono spesso le parole per descriversi come ci si sente dentro.
A volte, però, basta guardare un'immagine, ascoltare della buona musica che ti riflettono, e in un momento sei all'unisono con esse.
Io per ora sto così, appoggiata su una farfalla ad ascoltare Satie.

technorati tags: , , ,

giovedì, gennaio 24, 2008

Son momenti

Io adesso che ciò l'influenza intestinale sono felice. Niente sforzi in bagno, niente sforzi a perder peso.

technorati tags: , ,

lunedì, gennaio 21, 2008

In un attimo



Ho scoperto per puro caso questa canzone: in un attimo, è stato colpo di fulmine già al primo ascolto.

Passando attraverso 2000 blogger sono arrivata al blog di Masatomo (il vocalist del gruppo).

Si tratta di "Distanze perdute", come il titolo del loro ultimo album, perché il gruppo, i Sevocentro, ormai (e aggiungo purtroppo), si è sciolto.

Qui trovate il posto dove il gruppo ha messo a disposizione i link per poter scaricare i brani dell'intero l'album.

technorati tags: , ,

domenica, gennaio 13, 2008

Orgoglio di solidarietà

Sarà pure per un mero calcolo economico - affaristico, ma la disponibilità che giunge da queste parti per allievare il peso delle tonnellate dei rifiuti di cui si parlava nel precedente post, mi rende particolarmente orgogliosa di vivere in questa piccola nazione, spesso protagonista nella solidarietà pur essendo fuori dall'UE.

technorati tags: ,

giovedì, gennaio 10, 2008

E intanto il Vesuvio che fa?

In questo periodo, sul discorso della munnezza a Napoli, se ne sta parlando in maniera assidua un po' dappertutto.

C'è troppa gente, però, anche sugli organi di informazione che parla, parla, e che alla fine, non sa nemmeno di che cosa stia discutendo.

Per quel poco che ho potuto vedere, nei giorni scorsi, quando sono stata nella zona della Campania e per quel poco che ho convissuto con un gruppo di persone del posto, posso dire che sono molti quelli che si prodigano nella raccolta differenziata dei rifiuti e nel rispetto dell'ambiente, ma qui, ci si trova di fronte ad un problema dove, i cittadini, c'entrano sì, ma in minima parte. Non è più una questione di poco senso civico da parte di chi abita quelle terre, ma piuttosto, l'effetto di quello che sta succedendo è che la spazzatura non può essere più raccolta perché la pratica per troppo anni abusata del "tutto in discarica" è ormai terminata (per la verità, già da tempo). Il governo centrale e gli amministratori locali, che per anni hanno utilizzato l'intero territorio campano come una grande pattumiera a cielo aperto per i rifiuti di tutt'Italia, adesso non sanno più che pesci prendere.

Il problema risale a diversi anni fa, dunque, e solo oggi fa più scalpore perché GIUSTAMENTE l'Unione Europea (visto che i politici in tutti questi anni hanno preso il problema sotto gamba), ha deciso di non trasferire più i finanziamenti all'Italia se non si risolve il problema a Napoli e in Campania; ecco quindi che il buon Mister Mortadella ha pensato in burocratese: "Oh cazzo, l'Europa non ci dà più i finanziamenti? Male, allora mi metto in prima fila e provo a risolvere il problema di petto". E come ha deciso di risolverlo? Semplice, dicendo (sempre in burocratese): "miei cari cittadini campani, voi state facendo fare all'Italia una figura di merda in tutta Europa. A questo punto meritate di essere gestiti da un super poliziotto". Ecco perché si sta parlando così tanto del problema, perché Mister Prodi e scagnozzi non se la sentono di perdere i finanziamenti da parte dell'Europa.

La questione "munnezza" è lì, di fronte a tutti: se il dramma che vivono i cittadini campani è ancora devastante è perché in fondo, avere una situazione così oscena, ha fatto comodo soprattutto al potere politico.

technorati tags: ,

martedì, gennaio 08, 2008

Innanzitutto buon 2008

Eccomi rientrata a riblogghettare.
Mi auguro stiate tutti bene, che abbiate passato buone feste e che l'anno nuovo sia cominciato bene per tutti.

Io ho passato dei bellissimi giorni in compagnia di persone fantastiche, come da tempo non succedeva: mi sono sentita immediatamente a casa. La stima, il bene, l'amore che queste persone, che nemmeno conoscevo, mi hanno saputo trasmettere in pochissimo tempo, accettandomi per come sono, semplicemente Sonia, sono stati enormi.

Pochi giorni prima di Natale, dopo aver sistemato tutto ciò che c'era da sistemare, qui, a casa, una sera mi sono messa in viaggio da sola, con la mia nuova brum brum, con il bagagliaio pieno di borse, di regalini, di cioccolata svizzera e di buon vino ticinese. Ero diretta alla volta di Roma, per raggiungere il mio moroso che mi attendeva da solo, trepidante (visto che erano ormai quasi due mesi che non ci si vedeva più) nella sua nuova casetta, che condivide con suoi due spassosissimi colleghi, ma che in quei giorni non c'erano perché avevano già raggiunto le loro famiglie, a Napoli, per festeggiare il Natale.

Una volta raggiunto il mio lui le vacanze sono cominciate.

Siamo stati insieme a gironzolare per la fantastica città di Roma: città nella quale ho finalmente potuto fare la conoscenza, davanti ad un'ottima pasta all'amatriciana grigia cucinata direttamente da lei, della spettacolare Patty alias Zefirina e della sua meravigliosa, colorata, allegra famiglia (ma non solo), e soprattutto di sua figlia, l'olandesina Valentina, che in quei giorni era tornata per le feste.

Dopo due giorni, il viaggio è proseguito per la tappa più importante: destinazione Campania.

Mi aspettavano ormai da diversi mesi ed io attendevo di far la loro conoscenza: la numerosissima famiglia di Paolo. L'affetto, la simpatia che questa famiglia ha saputo trasmettermi in pochissimo tempo, anzi ore, è stato enorme. Di fronte a me, c'erano solo occhi che si illuminavano di gioia ogni qual volta conversavano con me.

Ho trascorso un Natale come mai l'ho passato prima, all'insegna della gioia, della semplicità, dello star bene insieme; la vigilia, per esempio, eravamo in una ventina di persone. Ho assaporato per la prima volta la vera unione familiare, quella basata sull'amore, sui sani principi, dove non esiste né invidia né dissapori.
Ma poi ho fatto anche la conoscenza degli stupendi suoi amici: anche loro mi hanno accolta benissimo.

La sera di Santo Stefano, dopo aver mangiato una pizza margherita (non potevo andarmene senza mangiare la Regina) in una stupenda casa di un carissimo suo amico, siamo ripartiti alla volta, di nuovo, di Roma: lui ancora per qualche giorno doveva lavorare.

Qui ho finalmente potuto conoscere i suoi due insuperabili colleghi di lavoro nonché coinquilini. Chi mi ha tenuto compagnia durante il giorno è stata la ragazza di uno dei suoi colleghi, con la quale ci siamo cimentate a cucinare, a risistemare casa, ad arredarla un po': l'abbiamo resa un po' più femminile, visto che è vissuta da tre maschietti.

Poi, per capodanno, siamo rientrati in Svizzera e per la prima dopo tanti anni, ho festeggiato la vigilia di capodanno insieme ai miei, ai miei (soprattutto mia mamma) che mi hanno chiamata tutti i giorni per farmi sentire che mi erano vicini. Abbiamo atteso la mezzanotte davanti alla mitica Chinoise. Un piatto molto in voga alle nostre latitudini.

Ecco, solo per dire che ho vissuto per la prima volta in vita mia il vero Natale, quello pieno di amore e di gioia e non quello freddo e materiale come troppe volte mi era capitato di viverlo.

technorati tags: , ,