blabla-sonia: luglio 2006

sabato, luglio 29, 2006

Vacanza fino al 16 agosto


Eccoci carissimi, il momento che tanto volevo che arrivasse è giunto: è giunto il tempo per me di far riposare queste mie povere gambettine, su una bella piaggia in riva al mare; è giunto il tempo anche per loro di riposarsi e di prendersi un po' di meritato sole!

Ma l'unico momento che in realtà non volevo che arrivasse, è lasciare per un paio di settimane la mia piccola casetta Blabla e questi bellissimi "mattarelli"e inteligentissimi amici!
Ma sicuramente penserete:
"Epperfortuna che se n'è andata via per un po'... basta, non se ne può più di questa pazza che ci fa dire le parolacce, che ogni venerdì ci obbliga ad andare alla mostra, macchenoiosa! Evvatene no!"

Pensavate invece, care simpatiche canaglie che me ne sarei andata via così, senza lasciarvi nemmeno un compitino... vero?!?! Infatti il compitino c'é!
Pensate forse che si possa lasciare una casa per due settimane così, da sola e disabitata senza che prenda un po' di luce?!? No già! Si formano le ragnatele!!

Affido quindi a Dear la chiave di casa BlaBla, sarà lei dunque per due settimane la padrona!
Dear dovrai ripulire quando gli ospiti se ne vanno, di giorno in giorno dovrai invitarli a pranzo e cucinare per loro quelle infinite prelibatezze giapponesi.
Inoltre, mi raccomando di bagnare le piante e di fare la spesa... ma soprattutto cerca di moderare il casino che solitamente c'è in giro. Se proprio proprio ti serve una mano chiedi pure a Angioletto, lei sicuramente sarà disponibile. Le spese ovviamente sono a carico mio!

Affido invece a Tacku il compito amministrativo, ossia cerca di non fare prosciugare tutto il mio conto in banca a quella spendacciona di Dear... Sarai dunque tu, per queste due settimane il suo fiduciario di riferimento. Inoltre ricordati di prelevare i soldi per l'affitto, e di pagarlo entro il 4 agosto, altrimenti mi sfrattano da qui!

Mentre gli altri facciano pure il casino che vogliono!!!
La casa dunque resta aperta!!! Entrate, uscite fate quello che volete, tanto a risistemare ci pensa Dear! ;o)

Mi raccomando ragazzi più casino possibile! Di giorno, di notte, quando vi pare, ma non abbandonatela, perché al mio ritorno, vorrò vedere che vi siete divertiti anche senza di me!

Eccoci quindi giunti alla distribuzione dei beni, beni solo per chi non è linkato nella lista delle vacanza:

Dear, ecco qui la chiave, mi raccomando fanne buon uso soprattutto con allegria!

Gidi e Beppone, qui da gustare alla sera seduti di fronte al mare del Cafè di Gidi.

Senpai, qui perché so che apprezzerai.

Düss e Pachi, qui per rilassarvi un po'.

Mary, Carmen, Viola, Helga, qui perché mi sentiate vicina a voi.

Pier, Giast, Krepa, qui perché vi possiate amalgamare ancora di più nella famiglia!

Saretta, qui perché la tua faccia da "culo" mi piace proprio un bel po'!

Lalollo, qui perché ho promesso a Eu di starti vicino!

Ragazzi del BlogBust, qui perché in un gruppo come il vostro mancava solo lui!

Pib, qui per starti vicina Silenziosa-MENTE!

Fabio e Lophelia, qui perché andiate a vedere insieme una mostra di fotografia!

Tacku, qui perché so che dal basso dominerai tutto ciò che sta sopra di te!

E ora tocca a me, ecco qui che vi faccio ascoltare la canzone che mi sta accompagnando in questa calda estate! Ma non pensiate che io sia romantica... direi forse, un po' passionale?!? No, no, mi limito ad ascoltarla e basta! ;O)
Ma riesce a trasportarmi via... chissà, perché? Mah...

Buon divertimento a tutti. Mi mancherete.

Ps.
Nei commenti che nessuno auguri buone vacanze a nessuno, intesi?
Qui è d'obbligo fare solo tanto casino.
Un bacione a tutti.

venerdì, luglio 28, 2006

Venerdì in mostra vol. 4


La sposa
: pennarello su cartoncino


L'Arnaldo che mi porta al circ
o: pennarello su cartoncino

Ben tornati al nostro consueto appuntamento di "Venerdì in Mostra".
Anche oggi non mi soffermerò moltissimo sull'introduzione, ma andremo a conoscere un po' piu' da vicino prima la nostra artista.

Oggi però in cambio, della mia non "spatafiata" di parole, vi chiedo una cosa: vi esorto a una giornata di sensibilizzazione, in questo post e ancora in quest'altro post!
Forza ragazzi, è l'ultimo sforzo che vi chiedo, poi domani pubblicherò l'ultimo post, e finalmente per due settimane mi toglierò fuori dalle... palline ;o)

Ma adesso torniamo seri: ho fatto questa dura ma alla fine intensa esperienza proprio ieri, grazie all'amico Beppone, che se non fossi andata a trovarlo per il mio solito salutino quotidiano, mai e poi mai avrei pensato di viverla nel mondo della blogosfera.
Visto che tratta un argomento tostino, e durante la mia lettura ne sono rimasta piuttosto colpita, ho deciso per voi di coccolarvi un po', facendovi compagnia con questa bellissima, leggerissima e significativa musica, che grazie all'amico Gdeejay sono fortunatamente riuscita a linkare!

Dedico una buona lettura a tutti, un'adeguata comprensione dell'argomento, ma in particolar modo, dedico questa mostra di oggi proprio a lui, a Cristian!

Teresa (1977)

Per Teresa disegnare è una grande soddisfazione. Lo fa sempre volentieri e ha un tratto deciso e ben definito. Usa tutti i colori disponibili facendo assomigliare i suoi disegni a degli arcobaleni gioiosi.
Rappresenta la sua realtà, le persone che conosce e le situazioni che ha vissuto. Alla fine del lavoro che la soddisfa particolarmente, non é raro guardarla incantata davanti al foglio. È un vero piacere guardarla mentre disegna: concentrata , finge insicurezza chiedendo conferme per ciò che sa bene come va fatto, ed é orgogliosa delle sue opere.

giovedì, luglio 27, 2006

Un po' di humor non ha mai fatto male a nessuno




Per vedere meglio quest'ultima immagine cliccate sulla foto.

A dire il vero oggi non avrei voluto pubblicare nulla, ma qualcosa mi ha detto: "Vai avanti! Vai avanti soprattutto per gli ospiti che vengono a farti visita, e che con quanto incresciosamente successo a Wanda, hanno poco a che fare".
Devo ammettere che il "patatrack" di ieri mi destabilizzato un po', tanto che è da ieri pomeriggio che ho una fortissima cervicale. Ma sicuramente la sola causa non è quanto accaduto, suppongo che siano le mie troppe ore davanti al pc, e 'sto caldo che non se ne vuole andare. Ma ieri c'è stato un motivo in più per rimanerci attaccata più tempo!

Facendo un giro per Internet, ho trovato queste immagini "idiote" che mi hanno strappato un sorriso, ecco perché le voglio condividere con voi!

Buona giornata a tutti!

mercoledì, luglio 26, 2006

Dedicata solo a Dearwanda


Cara Dear,
questa rosa bianca è tutta per te! Che in questo momento di rabbia, ti porti consolazione e serenità nel cuore.

Un abbraccio forte e a presto tra noi!

Dedicata a tutti voi


Oggi, vi porto in dono un piccolo fiore di campo, accompagnato da una semplice ma significativa poesia:

"Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualquno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi"

R.W.Emerson

martedì, luglio 25, 2006

Sfogo Libero


Grafica di Capitano Uncino blogger

Girando per i nostri blog, noto con molto piacere che quasi tutti voi (compresa me), usate un linguaggio direi molto pulito! Ci si limita al massimo a dire "azz..." o "c...o", e cose così.
Trovo che questo sia segno di buona educazione! E la cosa non può che farmi solo piacere!
Anche nella vita mi capita di non dirle, cerco il più possibile di evitarle perché non mi appartengono, ma malgrado questo a volte mi scappano! Cerco comunque sempre di dare alle parolacce dei vezzeggiativi! Non potrei mai cadere nella volgarità più assoluta! Ma una "parolaccia" detta bene può anche risultare carina!

Perché oggi non proviamo anche a scriverle nel blog, senza troppe paturnie?
Ecco! Oggi e solo oggi, ho deciso di darvi un'opportunità... vi metto a disposizione il mio post per farvi sfogare un po'... oggi potete dire tranquillamente quelle parolacce che di solito vi limitate a non scrivere.

Un post terapeutico?
Be' sì, forse sì, ogni tanto è anche piacevole poter dare libero sfogo a quelle parole che vengono evitate per paura, per non passare troppo da volgari, e che a volte andrebbero anche dette perché trattenerle, non è che faccia poi così tanto bene. Forse provando a scriverle, chissà che non aiutino a liberarsi, e magari ad alleggerire queste giornate così calde e pesanti per chi è ancora in città e sta ancora lavorando!

Come funziona il post di oggi:

A. Se siete in ufficio e il capo rompe o il/la collega vi fa arrabbiare, e magari per non creare casini state in silenzio... invece oggi, al posto di stare zitti... correte qui a postare!
B. Avete letto una notizia che vi ha fatto arrabbiare... venite qui e postate!
C. Il caldo vi soffoca e non ne potete più... venite qui a postare!
D. Siete arrabbiati perchè avete perso l'autobus... venite qui a postare!
E. Se vi vengono in mente parole strane, inconsuete da sentire, o detti che non si sono mai sentiti... venite qui e postate!

Avete capito più o meno?
Questi sono solo esempi, ma scrivete quello che volete, metteteteci tutta la fantasia possibile, e anche se non avete nulla da scrivere e un commento vi ha fatto ridere, commentatelo pure non fatevi problemi! Da cosa nasce cosa.
Fate oggi di questo post tutto quello che volete!!!
Ma una raccomandazione... usiamolo sì liberamente, ma con simpatia ok? Non troppa volgarità, e mi raccomando, rispetto!
Commenti che reputerò troppo volgari, razzisti, blasfemi e offensivi, anche nei confronti di un'altra persona che commenta, verranno immediatamente cancellati! Cerchiamo di divertirci sfogandoci!
Ma di tutti voi mi fido!

Allora chi comincia? Io ovvio!

Buono sfogo a tutti!

lunedì, luglio 24, 2006

23 luglio 2006




Ieri sera, dopo un week-end trascorso al sole, al riposo e al fresco, ecco che puntualmente, come ogni anno intorno al 23 luglio, il solito rito si compie: tutti in partenza per Milano, al Borgo, a festeggiare il compleanno di Savino. Un mio carissimo amico ormai da diversi anni.

Devo dire che è stata veramente una piacevole serata, trascorsa in maniera tranquilla e divertente, nella quale abbiamo assistito a un simpatico spettacolo, dove nel frattempo si è degustata della frutta e una squisitissima torta!
Gli amici di lui, erano sempre gli stessi, che rivedo sempre una volta all'anno, ma sempre molto affettuosi e gentili con me.
Savino era contentissimo, perché il suo amore per la prima volta ha festeggiato insieme a lui il suo compleanno.
Ma noi "povere" femminucce, ospiti e amiche di Savino, che rivedo anche loro solo in questa occasione, per tutta la serata ci siamo scherzosamente ripetute: "Quanta carne sprecata!", e la domanda frequente era solo una: "Ma cosa mai gli avranno combinato queste donne?"
Domanda che ormai, quando ci si trova in locali così "particolari" è abbastanza ricorrente, vista la compilation di bei ragazzi che ti sfilano sotto il naso, ma nemmeno ti degnano di uno sguardo ammiccante, se non di un semplice gesto di cortesia, di simpatia o di un sorriso. Che va benissimo!!! Epperò... però sono sempre di più!

La risposta l'ho ricevuta solo durante il rientro in auto chiedendolo proprio a Savino, al suo Amore, e con un altro loro amico: "Tanti ci nascono così, ma per molti c'è stata una forte delusione da parte delle donne!"

Per la prima volta non ho ribattuto, ma dentro di me mi sono detta: "Accipicchia!"

Allora mi domando: "Ma siamo così cambiate noi donne, che cosa avreste bisogno voi uomini per far sì, che non cambiate sponda alla prima grossa delusione d'amore?"
Che cos'è? Una moda, un modo per non affrontare il problema?
Insomma ditemelo, non voglio che su questa terra non rimanga più un uomo per me!

Comunque questo post, lo dedico proprio a Savino, che mi ha dato il suo consenso di poterlo pubblicare!
Quindi auguro a lui un felice compleanno e tanta, tantissima gioia di tutto cuore, e che rimanga sempre per me, uno dei miei più cari amici!

Buona settimana a tutti!

sabato, luglio 22, 2006

37°


Val Verzasca - Ticino
foto di marco cortesi

Ragazzi, io non so voi, ma questo week - end andrò alla ricerca di un posto così! Se lunedì non torno è perché ho deciso di piazzare una tenda... ma non penso, perché DEVO far rientro in biblioteca. Il dovere mi aspetta, a settembre ho altri esami!
Questa settimana ho veramente "cazzeggiato" meritatamente, ma la voce della coscienza comincia a farsi risentire:"Sonia... prima il dovere e poi il piacere!"

Però tenetemi compagnia ok? La vostra presenza, non so perché mi dà forza e gioia!
Questa è una comunicazione che vi sto esprimendo dal cuore, ed io farò altrettanto... non mancherò con voi nei miei momenti disponibili durante la giornata.

A proposito, se vi avanzasse un po' di tempo, vi invito a leggere qui la recensione del disco "Wild Card" scritta da Gidibao a BlogBuster!

Buon fine settimana a tutti!

venerdì, luglio 21, 2006

Venerdì in Mostra vol. 3


Animalepaura
: acquarello e biro su legno cm 40x20


La lista della spesa
: biro su foglio cm 64x29

Eccoci di nuovo qui...
come di consuetudine al nostro appuntamento del Venerdì in Mostra.
Oggi non mi soffermerò moltissimo sull'argomento, vi presenterò quasi subito l'autore, proprio per dare la possibilità ai "nuovi lettori" o per chi, per altri motivi, fosse stato assente, di poter andare a rivedere tranquillamente Venedrì in Mostra vol. 1 e Venerdì in Mostra vol. 2!
Quindi i nuovi arrivati clicchino qui per "diMostrArti" vol. 1, e clicchino qui per "diMostrArti" vol. 2.

Oggi non sarò molto presente a rispondere ai commenti, ciò significa che non sarò nemmeno presente nella blogosfera, è il compleanno di mia mamma, e sinceramente vorrei stare un pochino con lei, dedicarle un po' del mio tempo... portarla fuori a pranzo in montagna in un bel grottino, visto che é una bellissima giornata!
Quindi auguro a tutti voi una buona visione e una buona giornata!

Opera: Michele (1972)

Graficamente affascinanti, i sui disegni rapiscono lo sguardo di chi vuole lasciarsi catturare dai mille particolari, mai casuali, con cui rempie gli spazi.
Disegnare è vitale per Michele: da sempre la sua attività preferita a cui dedica la maggior parte del tempo libero. Le caratteristiche principali dei suoi disegni sono l'uso della biro su carta, cartoncino, legno e cuoio. Spontaneamente non usa il colore, e in apparenza non struttura il disegno. Suddivide lo spazio del foglio in parti, collegate tra loro da righe ben marcate, e a volte unisce punti disegnati in precedenza. Il risultato è spesso la rappresentazione grafica del mondo interno su quello esterno, racchiuso nel suo passato e nel presente.

giovedì, luglio 20, 2006

A proposito d'amore...


Ieri sera, parlando serenamente con un mio amico a proposito d'amore, di rapporto fra uomo e donna, gli ho detto "stravolgendo" una frase che sicuramente già in molti di voi conosceranno:

"Vorrei sentirmi come quella grande donna,
che vorrebbe avere fianco a sé... un grande uomo"

Pretendo forse troppo?

mercoledì, luglio 19, 2006

Indovinello


Giusto per rimanere in tema al post pubblicato ieri...
Qualche settimana fa mi è arrivata un'email da un amico, contenente delle fotografie molto "curiose", tra le quali questa che vedete era la prima.
Grazie all'aiuto di un collega blogger, ho estrapolato queste immagini da un "foglio word" e sono riuscita anche a ridurle.
Ecco quindi che ora posso pubblicarle e proporvi l'indovinello: sapete dirmi che cos'è quel oggetto indicato dalla freccia?
Domani vi rivelerò la soluzione, con tutta la sequenza!
Lasciate pure tranquillamente le vostre più curiose e svariate risposte... anche se potrebbero sembrarvi banali. Ma provateci dai... fatemi ridere un po'!

Buona giornata a tutti!

Eccoci ragazzi, l'arcano della faccia soddisfatta dell'amico giapponese stà per essere svelata!
Cosa mai si sarà inventato?!?!?

Miiiiii che pauuuuraaaaaaa!!!!!!
Vi prego...non insultatemi, l'ormai amico Pachiderma mi ha fatto rimordere la coscienza per tutta la serata! Mannaggia a lui! ;o)
Mentre il carissimo Düss, ha cercato di sostenermi, dicendomi che forse è meglio che oggi sarei dovuta uscire di casa, per evitare di essere insultata!;O)

Siete pronti? Che pauuuuurrraaaa!!!!!!!

Non uccidetemi ;o) 1. cliccate qui!

Non insultatemi ;o) 2. cliccate qui!

Non mandatemi virus ;o) 3. cliccate qui!

Non bannatemi dai vostri link ;o) 4. cliccate qui!

Pregate per me ;o) 5. cliccate qui!

Siete sempre miei amici? :o) 6. cliccate qui!

E va bene dai... ditemelo pure che sono un po' pazzerella, ma in fondo cosa pretendete... a furia di magiare cioccolata e orologi, é più che normale! O no? ;o)

Cavoli ragazzi, oggi fra tutti mi avete fatto proprio divertire tantissimo, mi sono fatta proprio una scorpacciata di risate! Spero di ripassare ancora piacevoli giornate così, insieme a tutti voi!
E così tanto bello ridere di gusto! Una buona risata allunga un pochino la vita!

Mi raccomando, fate anche amicizia fra tutti voi, per chi non si conoscesse!
Più siamo e più ci divertiamo!

P.s.
Per chi non fosse stato linkato ancora da me, provvederò a farlo questo week- end!


E INTANTO LA FAMIGLIA CRESCE! Sempre se non ho perso punti con 'sto post... ovvio! ;o)

martedì, luglio 18, 2006

Indagine










Girando per i diversi blog, ho scoperto con molto interesse, che tra molti blogger c'è una certa passione per il Giappone ma non solo, c'è addirittura un sito "Giappone Mania".
Fino a qualche anno fa, a quanto ne sapevo, in Italia si nutriva un certo interesse per gli USA, invece qui in Svizzera, l'interesse era rivolto soprattutto ai paesi Asiatici dell'India o della Thailandia, ma di Giappone ancora qui non se ne parla.

Ora sarei curiosissima di sapere cosa vi spinge ad amare così tanto il sol levante, sarei curiosissima di sapere che cos'é tutta questa "Mania Nipponica", o se di "Mania" non si tratta, se oltre questo c'é di più!
Insomma, che cosa vi interessa? La cultura, la loro tecnologia, le loro specialità culinarie, la loro affabilità e dolcezza... o quant'altro, mi piacerebbe sapere da voi che cosa vi attrae.
Per esempio del Giappone, io adoro il Sushi, che da quando ho imparato ad apprezzarlo, i ristoranti cinesi non mi hanno più vista, e poi mi piace molto Hello Kitty.
Ancora però, non c'è nulla che mi spinga visitare questo paese.
Vorrei saperne di più, il mio interesse è nato sprattutto visitando questo blog!

lunedì, luglio 17, 2006

La mia primissima intervista


Carissimi, ragazzi, oggi proprio non ho voglia assolutamente di pubblicare nulla.
Ma sapete perché?
Ho avuto l'onore di essere intervistata NIENTEPOPODIMENOCHE... da Mister Gidibao's Cafe.

Quindi oggi cliccate qui, che vi mando tutti da questa buonissima e gradevolissima persona, nonché l'autore di questa geniale idea.
Per cui, tra un caffè e un altro, vi parlerò un po' più di me stessa.

Buona giornata a tutti e buon inizio settimana!

sabato, luglio 15, 2006

Abbiamo ancora "Tappato"

Il motto del presidente

Paola Willy Sonia Susy

Paola e Susy

Gigi e Willy (leggete i nomi che ci sono sulla maglietta)

Susy e Sonia

Ecco, come di consuetudine ancora una volta, ieri sera, ci siamo ritrovati all' Aperitivo del "Club del Tappo"! Per capire di cosa si tratta entrate nella home page e poi nella photo-gallery cliccando qui.
In cosa consiste: noi Momò (così veniamo chiamati noi che abitiamo nella zona del mendrisiotto), ci ritroviamo tutti insieme ogni tre, quattro mesi, in un posto qualsiasi, ovviamente in un posto (bar, ristorante, lido) che possa contenere un numero di 700/800 persone. Ma la cosa interessante é che ci ritroviamo tutti lì, per uno scopo: quello di divertirci, di bere (soprattutto), di mangiare, ma cosa ancora più bella di fare Beneficenza, beneficenza divertendosi.
Trovo che sia una bellissima iniziativa, un modo molto gaio per aiutare il prossimo, voi no?

venerdì, luglio 14, 2006

Venerdì in Mostra vol. 2


La mia casa
: pastello a olio su cartoncino 49 x 34


Le pecore: pennarello e pastello a olio su caroncino 44 x 29

Benvenuti ancora a questo secondo Venerdì in Mostra, la piccola mostra di questi artisti sconosciuti. Per chi volesse riagganciarsi, o per chi non l'avesse vista, o per altri motivi fosse mancato la scorsa settimana, clicchi qui prima di continuare la lettura!

Anche se i commenti non sono stati moltissimi, non fa nulla, continuerò a insistere su questi disegni, dipinti, opere, affinché vi entrino un pochino nel cuore, perché non immaginate con quanto entusiasmo e con quanto amore questi ragazzi dipingano, e alla fine di ogni opera la gioia che ti trasmettono nell'averla eseguita.

Lo so quanto possa essere difficile fare entrare il discorso handicap, ma credetemi se mi seguirete, vi regalerò un bellissimo viaggio alla scoperta di queste persone, vi donerò un po' della loro felicità, che viene espressa proprio attaverso i colori caldi e i loro soggetti particolari.
Vi dimostrerò come vedono loro il mondo, un mondo che malgrado la loro situazione fisica e in molti casi anche mentale, è un mondo che guardano proprio con la luce del cuore.

In questo post li vorrei salutare tantissimo e abbracciarli calorosamente, perché ieri dopo che ho sostenuto l'esame, sono andata a trovarli, o meglio, sono andata a rifugiarmi in loro per scaricare tutta l'adrenalina post-esame, e loro ovviamente come mi hanno accolta? Riempiendomi di tanti baci, tanti abbracci, tante coccole e tanti sorrisi, ricordandomi continuamente: "Ti voglio bene!"

Opere: Marco (1981)
Marco è un creativo per eccellenza. Ama ogni forma artistica: dategli un po' di carta, forbici, colla e colori e vi costruirà un opera d'arte. Mentre crea, la musica (altra sua grande passione) lo avvolge e lo separa dal resto del mondo; in questo setting riesce a produrre concretamente la gioia di vivere, le conoscenze, la realtà quotidiana.
Disegna con cura e precisione con tratti marcati, usando tutto lo spazio possibile. Si sente appagato per quello che fa ed è felice quando anche gli altri apprezzano ciò che realizza.

mercoledì, luglio 12, 2006

Ecco dov'è finita Cenerentola


È proprio vero che il caldo mi "sconette", guardate un po' per che cosa sono capace di ridere... da una email appena ricevuta. Prometto che prossimamente sarò un po' più seria (v.m. 12 anni):

Cenerentola ora ha 75 anni, e si trova agli sgoccioli di una vita passata felicemente assieme a suo marito, il Principe Azzurro, che è morto da pochi anni.
Passa le sue giornate nel terrazzo di casa sua, seduta in una sedia a dondolo, osservando il mondo con il suo gattone Bob sulle ginocchia, felice.
Una bella sera, da dentro a una nuvola scende all'improvviso la Fata Madrina.
Cenerentola le domanda: "Cara Fata Madrina!! Dopo tanti anni ti rivedo!! Cosa ci fai qui?"
E la Fata risponde: "Cenerentola, dall'ultima volta che ti ho vista hai vissuto una vita esemplare. C'è qualcosa che io potrei fare per te? Qualche desiderio che ti potrei concedere?"

Cenerentola confusa, allegra e arrossendo dall'emozione, dopo aver pensato per un po' mormora: "Mi piacerebbe essere immensamente ricca".
In un istante la sua vecchia sedia a dondolo diventa d'oro massiccio. Cenerentola è impressionata. Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si allontana dalla sedia.
Cenerentola grida: "Grazie Madrina!"
La Fata allora dice: "Non è niente, te lo meriti! Cosa ti piacerebbe come secondo desiderio?"

Cenerentola china il capo, osserva le impronte che il tempo ha lasciato nel suo corpo, e dice: "Mi piacerebbe essere giovane e bella di nuovo".
Quasi contemporaneamente, lei si ritrova la sua bellezza giovanile.
Cenerentola comincia allora a sentire cose che ormai non ricordava quasi più: passione, ardore, ecc.
Allora la Fata le dice: "Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?"

Cenerentola osserva il suo povero micione spaventato e dice: "Vorrei che tu trasformassi il mio fedele Bob in un bellissimo giovanotto".
Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello che le rondini non possono evitare di fermare il loro volo per fermarsi ad ammirarlo.
La Fata Madrina dice: "Auguri,Cenerentola. Goditi la tua nuova vita".
E parte veloce come una scintilla.

Durante qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano con tenerezza.
Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti braccia e le mormora teneramente nell'orecchio: "Scommetto che sei pentita di avermi castrato, stronza!"

A proposito di reality


Signore e Signori,

ecco a voi, QUI, il primo reality svizzero!
Non l'avete voluto voi? Fa nulla... ce lo guarderemo noi!

Credo proprio sia il caso di dirlo, perché in questo contesto calza proprio a pennello, lo dico con un gran sorriso, con la massima stima, simpatia e rispetto... che CULO!

martedì, luglio 11, 2006

Ancora gioco


Non ho resistito a non pubblicare questo post... fate un salto nel passato!
Cliccate qui.

Zanzare atto due la vendetta!


Su un mio post precedente, ho letto che siamo in diversi a non sopportare questi esseri.
Bene, il momento della vendetta è arrivato!!!!! Siii!!!
Armatevi di paletta e cliccate qui!
Adesso divertitevi un po' anche voi!

Buona giornata a tutti!

lunedì, luglio 10, 2006

Il potere della parola


Dopo questo post non mi sentirete più parlare di calcio, almeno fino ai prossimi europei!

Questa è stata per me l' immagine più significativa di tutta la partita!
La reazione di questo signore è stata inaccettabile, una testata ancora più forte o la stessa ma data male, e questa gioia si sarebbe potuta trasformare anche in tragedia!
E tutto cio', per cosa? Per una coppa, per una parola detta male, diciamolo pure, per un'offesa, in un momento di tensione... e vi sembra questo un buon pretesto per colpire direttamente al petto, al cuore, un avversario?
Il gioco è gioco, le parole sono parole, ma il rispetto umano tutt'altra cosa!
Non è un'accusa, ma un invito a riflettere!

domenica, luglio 09, 2006

Le bloggers-iene portano bene! vol. 2



Signori ALLORA!?!?... 'Sta coppa vuole rimpatriare in Italia, si o no?!?! E facciamoglielo 'sto regalo al Signor Silvio Cazzaniga ormai ottantacinquenne, creatore e scultore della coppa (l'ho scoperto qui).

Uniamoci tutti insieme e diciamo: "LE BLOGGERS-IENE PORTANO BENE!!!!!"

sabato, luglio 08, 2006

Ticino

lago
fiore
fiume
roccia
parco

foto di Marco Küne galleria

venerdì, luglio 07, 2006

Venerdì in Mostra vol. 1


Le bon homme: tempera su tela 118 x 79

Di che si tratta?
Ogni venerdì vi porterò verso un viaggio di "opere" di artisti sconosciuti. Sono più o meno una decina, e man mano ve li presenterò tutti.
Chi sono questi artisti?
Per un anno, ho avuto la fortuna di lavorare in un atelier/laboratorio, presso un istituto di ragazzi portatori di handicap, dai quali ho ricevuto veramente moltissimo.

L'anno in cui feci questo stage 2004/2005, si celebrava il trentesimo anno di fondazione di questo istituto, fui fortunata, perché ebbi l'occasione di operare con loro artisticamente, per la realizzazione di una mostra.
Questo mi diede la possibilità, di conoscere i ragazzi più da vicino, non solo dal punto di vista educativo, ma anche artistico (essendo questa la mia formazione), e non fu solo soddisfacente, ma straordinario, perchè attraverso i "segni", si coglie l'anima che c'è in ognuno di noi.
Ringrazio ovviamente gli educatori che mi hanno accordato la loro piena fiducia, organizzando ed allestendo tutti insieme unitamente, questa fantastica mostra intitolata "diMostrArti".

Opera: Le bon homme (Gianni 1961)

Come si fa a "pitturare" senza sporcarsi le mani? Questo è un gran problema per lui, ma Gianni ci riesce sempre e i suoi disegni sono ricchi di colore, precisi e chiari. Misteri dell'artista.
Importante è il suo "bon homme" che nasce dal nulla e diventa forma precisa, quasi una firma delle sue opere. A Gianni è piaciuto sperimentare con curiosità, tra mille domande, la pittura su seta e su tela. Il risultato è stato davvero speciale.

mercoledì, luglio 05, 2006

Fiori


Semmai un giorno... qualcuno avesse in mente di donarmi un fiore, lo faccia pure!
Ma non con uno qualsiasi, con una Calla!
Rispecchia la mia anima e la mia personalità!

sabato, luglio 01, 2006

Favola d'Amore


Per un po' di giorni, vi lascio con questa bellissima favola di Hermann Hesse, in modo che possiate gustarvela fino in fondo, giusto da assaporarne la sua essenza.

Appena giunto in paradiso Pictor si trovò dinnanzi ad un albero che era insieme uomo e donna. Pictor salutò l'albero con riverenza e chiese: "Sei tu l'albero della vita?". Ma quando, invece dell'albero, volle rispondergli il serpente, egli si voltò e andò oltre. Era tutt'occhi, ogni cosa gli piaceva moltissimo. Sentiva chiaramente di trovarsi nella patria e alla fonte della vita.

E di nuovo vide un albero, che era insieme sole e luna. Pictor chiese:"Sei tu l'albero della vita?".

Il sole annuì e sorrise. Fiori meravigliosi lo guardavano, con una moltitudine di colori e luminosi sorrisi, con una moltitudine di occhi e di visi. Alcuni annuivano e ridevano, altri annuivano e non sorridevano: ebbri tacevano, in se stessi si perdevano, nel loro profumo si fondevano. Un fiore cantò la canzone del lillà, un fiore cantò la profonda ninna nanna azzurra. Uno dei fiori aveva grandi occhi blu, un altro gli ricordava il primo amore. Uno aveva il profumo del giardino dell'infanzia, il suo dolce profumo risuonava come la voce della mamma. Un altro, ridendo, allungò verso di lui la sua rossa lingua curva. Egli vi leccò, aveva un sapore forte e selvaggio, come la resina e di miele, ma anche come di bacio di donna.

Tra tutti questi fiori stava Pictor, pieno di struggimento e di gioia inquieta. Il suo cuore, quasi fosse una campana, batteva forte, batteva tanto; il suo desiderio ardeva verso l'ignoto, verso il magicamente prefigurato.

Pictor scorse un uccello sull'erba posato e di luminosi colori ammantato, di tutti i colori il bell'uccello sembrava dotato. Al bell'uccello variopinto egli chiese:"Uccello, dove è dunque la felicità?"

"La felicità?" disse il bell'uccello e rise con il suo becco dorato, "la felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli".

Con queste parole l'uccello spensierato scosse le sue piume, allungò il collo, agitò la coda, socchiuse gli occhi, rise un'ultima volta e poi rimase seduto immobile, seduto fermo sull'erba, ed ecco: l' uccello era diventanto un fiore variopinto, le piume si erano trasforma in foglie, le unghie in radici. Nella gloria dei colori, nella danza e negli splendori, l'uccello si era fatta pianta. Pictor vide questo con meraviglia.

E subito il fiore-uccello cominciò a muovere le sue foglie e i suoi pistilli, già era stanco del suo essere fiore, già non aveva più radici, scuotendosi un po' si innalzò lentamente e fu una splendida farfalla, che si cullò nell'aria, senza peso, tutta di luce soffusa, splendente nel viso. Pictor spalancò gli occhi dalla meraviglia.

Ma la nuova farfalla, l'allegra variopinta farfalla-fiore-uccello, il luminoso volto colorato volò intorno a Pictor stupefatto, luccicò al sole, scese a terra lieve come un fiocco di neve, si sedette vicino ai piedi di Pictor, respirò dolcemente, tremò un poco con le ali splendenti, ed ecco, si trasformò in un cristallo colorato, da cui si irraggiava una luce rossa. Stupendamente brillava tra erba e piante, come rintocco di campana festante, la rossa pietra preziosa. Ma la sua patria, la profondità della terra, sembrava chiamarla; subito incominciò a rimpicciolirsi e minacciò di scomparire.
Allora Pictor, spinto da un anelito incontenibile, si protese verso la pietra che stava svanendo e la tirò a sé.
Estasiato, immerse lo sguardo nella sua luce magica, che sembrava irragiarli, nel cuore il presentimento di una piena beatitudine.

All'improvviso, strisciando sul ramo di un albero disseccato, il serpente gli sibilò nell'orecchio: "la pietra ti trasforma in quello che vuoi. Presto, dille il tuo desiderio, prima che sia troppo tardi!".

Pictor si spaventò e temette di vedere svanire la sua fortuna. Rapido disse la parola e si trasformò in un albero. Giacché più di una volta aveva desiderato essere albero, perchè gli alberi gli apparivano così pieni di pace, di forza e di dignità.

Pictor divenne albero. Penetrò con le radici nella terra, si allungò verso l'alto, foglie e rami germogliarono dalle sue membra. Era molto contento. Con fibre assetate succhiò nelle fresche profondità della terra e con le sue foglie sventolò alto nell'azzurro. Insetti abitavano nella sua scorza, ai suoi piedi abitavano il porcospino e il coniglio, tra i suoi rami gli uccelli.

L'albero Pictor era felice e non contava gli anni che passavano. Passarono molti anni prima che si accorgesse che la sua felicità non era perfetta. Solo lentamente imparò a guardare con occhi d'albero. Finalmente poté vedere, e divenne triste.

Vide infatti che intorno a lui nel paradiso gran parte degli esseri si trasformava assai spesso, che tutto anzi correva in un flusso incantato di perenni trasformazioni. Vide fiori diventare pietre preziose o volarsene via come folgoranti colibrì. Vide accanto a sé più di un albero scomparire all'improvviso: uno si era sciolto in fonte, un altro era diventato coccodrillo, un altro ancora nuotava fresco e contento, con grande godimento, come pesce allegro guizzando, nuovi giochi in nuove forme inventando. Elefanti prendevano la veste di rocce, giraffe la forma di fiori.

Lui invece, l'albero Pictor, rimaneva sempre lo stesso, non poteva più trasformarsi. dal momento in cui capì questo, la sua felicità se ne svanì: cominciò ad invecchiare e assunse sempre più quell'aspetto stanco, serio afflitto, che si può osservare in molti vecchi alberi. Lo si può vedere anche tutti i giorni nei cavall, negli uccelli, negli uomini e in tutti gli essere: quando non possiedono il dono della trasformazione, col tempo sprofondano nella tristezza e nell'abbattimento, e perdono ogni bellezza.

Un bel giorno, una fanciulla dai capelli biondi e dalla veste azzurra si perse in quella parte del paradiso. Cantando e ballando la bionda fanciulla correva tra gli alberi e prima di allora non aveva mai pensato di desiderare il dono della trasformazione. Più di una scimmia sapiente sorrise al suo passaggio, più di un cespuglio l'accarezzò lieve con le sue propaggini, più di un albero fece cadere al suo passaggio un fiore, una noce, una mela, senza che lei vi badasse.

Quando l'albero Pictor scorse la fanciulla, lo prese un grande struggimento, un desiderio di felicità come non gli e ancora mai accaduto. E allo stesso tempo si trovò preso in una profonda meditazione, perchè era come se il suo stesso sangue gli gridasse: "Ritorna in te! Ricordati in questa ora tutta la tua vita, trovane il senso, altrimenti sarà troppo tardi e non ti sarà più data alcuna felicità". Ed egli ubbidì.

Rammemorò la sua origine, i suoi anni di uomo, il suo cammino verso il paradiso, e in modo particolare quell'istante prima che si facesse albero, quell'istante meraviglioso in cui aveva avuto in mano quella pietra fatata. Allora, quando ogni trasformazione gli era aperta, la vita in lui era stata ardente come non mai! Si ricordò dell'uccello che allora aveva riso e dell'albero con la luna e il sole; lo prese il sospetto che allora avesse perso, avesse dimenticato qualcosa, e che il consiglio del serpente non era stato buono.

La fanciulla udì un fruscio tra le foglie dell'albero Pictor, alzò lo sguardo e sentì, con un improvviso dolore al cuore, nuovi pensieri, nuovi desideri, nuovi sogni muoversi dentro di lei. Attratta dalla forza sconosciuta si sedette sotto l'albero. Esso le appariva solitario, solitario e triste, e in questo bello, commovente e nobile nella sua muta tristezza; era incantata dalla canzone che sussurrava lieve la sua chioma. Si appoggiò al suo tronco ruvido, sentì l'albero rabbrividire profondamente, sentì lo stesso brivido nel proprio cuore. Il suo cuore era stranamente dolente, nel cielo della sua anima scorrevano nuvole, dai suoi occhi cadevano pesanti lacrime. Cosa stava succedendo? Perché doveva soffrire così? Perché il suo cuore voleva spaccare il petto e andare a fondersi con lui, con esso, con il bel solitario? L'albero tremò silenzioso fin nelle radici, tanto intensamente raccoglieva in sé ogni forza vitale, proteso verso la fanciulla, in un ardente desiderio di unione. Ohimé, perché si era fatto raggirare dal serpente per essere confinato così, per sempre, solo in un albero! Oh, come era stato cieco, come era stato stolto! Davvero allora sapeva così poco, davvero era stato così lontano dal senso della vita? No, anche allora aveva sentito e presagito, ohimé! E con dolore e profonda comprensione pensò ora all'albero che era fatto uomo e donna!

Venne volando un uccello, rosso e verde era l'uccello, ardito e bello, mentre descriveva nel cielo un anello. La fanciulla lo vide volare, vide cadere dal suo becco qualcosa che brillò rosso come sangue, rosso come brace, e cadde tra le verdi piante, il richiamo squillante della sua rossa luce era tanto intenso, che la fanciulla si chinò e sollevò quel rossore. Ed ecco che era un cristallo, un rubino, ed intorno ad esso non vi può essere oscurità.

Non appena la fanciulla ebbe preso la pietra fatata nella sua mano bianca, immediatamente si avverò il sogno che le aveva riempito il cuore. La bella fu presa, svanì e divenne tutt'uno con l'albero, si affacciò dal suo tronco come un robusto giovane ramo che rapido si innalzò verso di lui.

Ora tutto era a posto, il mondo era in ordine, solo ora era stato trovato il paradiso, Pictor non era più un vecchio albero intrinsito, ora cantava forte Pictoria. Vittoria. Era trasformato. E poiché questa volta aveva raggiunto la vera trasformazione, perchè da una metà era diventato un tutto, da quell'istante poté continuare a trasformarsi, tanto quanto voleva. Incessantemente il flusso fatato del divenire scorreva nelle sue vene, perennemente partecipava della creazione risorgente ad ogni ora.

Divenne capriolo, divenne pesce, divenne uomo e serpente, nuvola e uccello. In ogni forma però era intero, era una "coppia", aveva in sé luna e sole, uomo e donna, scorreva come fiume gemello per terre stava come stella doppia in cielo.

Hermann Hesse