È da molto che non scrivo qualcosa sul mio blog e quello che sta succedendo nelle ultime settimane, in Italia, mi fa pensare che qualsiasi cosa provi a scrivere risulti futile e banale. Inoltre, comincio a pensare che avere un blog, qui, porti sfiga. Se dovesse succederti qualcosa accade che o ti demonizzano - come hanno fatto con
Raffaele Sollecito, il suo blog ormai chiuso perché pieno di soli insulti, dove, ancora prima di riscontrare delle prove, l'opinione pubblica aveva già emesso la (propria) sentenza - oppure ti beatificano - come stanno facendo in queste ore con
Gabriele Sardi. È vero, sono storie completamente opposte tra loro che non hanno alcun legame, epperò, fatto sta che questi due ragazzi avevano entrambi un blog. Ti accorgi, poi, che i giornalisti hanno già iniziato a riportare le loro fotografie, a prendere i post più vecchi, le foto più stupide, il tutto per pescare il pelo nell'uovo, e questo già lo si sapeva.
Ora, però, è arrivato il momento di buttare tutto in un unico calderone, perché personalmente sono stufa marcia di sentirne una nuova ogni santo giorno. Quindi faccio un punto della situazione partendo proprio da quello che è successo ieri a
Gabriele Sardi. Non è stato un caso isolato, non è la prima volta che la polizia in Italia uccide un ragazzo senza alcun motivo. Forse, visti tutti i tristi eventi che si susseguono in così poco tempo, qualcuno avrà dimenticato, per esempio, come è morto il giovane
Federico Aldrovandi, massacrato di botte senza alcun motivo da quattro poliziotti (tra cui una donna) alla periferia di Padova.
A questo punto mi domando: ma i poliziotti in Italia a cosa stanno giocando? Al Far West?
Poi, però, quando c'è da fare il loro lavoro, o non si trovano mai, oppure faticano ad individuare delle prove che possano veramente arrestare i colpevoli quando viene commesso un crimine, e di esempi ne abbiamo: mi domando come è possibile che a distanza di così tanto tempo ancora non si sia trovato l'assassino di
Chiara Poggi, morta in casa sua, da sola? Oppure, se vogliamo tornare ancora più indietro nel tempo, mi sto ancora domandando, come mai
il delitto di Cogne a distanza di così tanti anni è un caso ancora discusso? O peggio, mi domando ancora, come mai, quando viene massacrata una donna (
Giovanna Reggiani) da un Romeno, anziché espellere o condannare solo chi ha commesso il fatto, vengono distrutte le baraccopoli degli altri Rom che non c'entrano nulla?
Poi, però, se un poliziotto viene ucciso, la polizia lo trova subito il malvivente: è sufficiente vedere il caso di
Luciano Liboni, il fuggiasco
ucciso pochissime ore dopo aver ucciso un poliziotto, oppure ricordare quando
hanno assassinato l'agente Raciti: il colpevole è stato velocemente individuato.
Ciò che penso adesso è: per gli eventi di ieri, è coinvolto un poliziotto; serviranno le prove balistiche, e sicuramente, temo, troveranno il modo per scagionare il responsabile, come hanno fatto nel caso di
Federico che, se non fosse stato per la lotta dei suoi genitori (che nel frattempo hanno aperto anche un
blog pur di far conoscere la loro lancinante esperienza), i poliziotti avrebbero continuato a sostenere, senza alcun contraddittorio, che il ragazzo era un drogato e si stava praticamente spaccando da solo la faccia contro il muro. Vi pare che un ragazzo
così, potesse ridursi
in questo modo da solo?!?!? Ma per favore...
I tafferugli avvenuti ieri sera è normale che ci siano stati, e non pensate che all'interno di quella violenza ci siano solo persone legate dal fatto che non hanno accettato la morte del giovane
Gabriele. Tra quelle persone ci sono anche quelli che sicuramente in passato la polizia ha fatto loro un torto e adesso vanno in giro a delinquere per puro sfogo.
Concludo dicendo che è tempo che i poliziotti tornino a fare i poliziotti, senza giocare a indossare i panni dei pistoleri nel lontano west. Di contro, i cittadini si comportino da buoni cittadini senza creare violenza al solo scopo di generare violenza.
Detto tutto ciò, vediamo adesso se terrò ancora aperto 'sto blog ché dopo tutti questi eventi, un po', mi sto cagando sotto anch'io.