blabla-sonia: Senza titolo

martedì, settembre 04, 2007

Senza titolo

Noto che l'iniziativa che porta il nome Help 2.0 ha scatenato diverse polemiche, ma in rete, si sa, non è sempre facile riuscire a conciliare la buona fede di alcuni con le critiche oggettive di altri. Si finisce sempre con l'iniziare a discutere sull'argomento, per poi terminare su di una base diversa e più propriamente personale.

L'operazione di cui sopra, denominata altresì Sentite il battito?, ci porta a conoscenza di alcuni serissimi problemi (leggi rare malattie) che affliggono diversi bambini.

Detto ciò, pur credendo molto nella solidarietà e nella beneficenza, non sono abituata alle buone azioni che prevedono un coinvolgimento di altre persone attraverso gli strumenti che mette a disposizione internet. Almeno non sempre. Questo perché c'è il rischio che la fiducia e le buone intenzioni vengano riposte in mani non proprio affidabili (absit iniuria verbis).

Si può prendere spunto, allora, da questa iniziativa per darci da fare, fuori da sterili polemiche, nei luoghi dove viviamo, con le persone che conosciamo e di cui ci fidiamo ciecamente, a porgere una mano a chi richiede il nostro aiuto, non assistendoli semplicemente, ma a trovare un giusto orientamento affinché possano riuscire ad incamminarsi verso un futuro meno faticoso.

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7 Comments:

Blogger Robba12 said...

Fortunatamente non sono l'unico a pensarla così...

8:44 AM, settembre 05, 2007  
Blogger Alberto said...

Anche il Papa riceve critiche...
L'intenzione di Morgan è positiva e costruttiva, merita rispetto e sostegno.

Un abbraccio WeAreTheWorld :-)

P. S. Bentornataaaaaaaaa!!! :-D

3:53 PM, settembre 05, 2007  
Blogger digito ergo sum said...

Mah... a prescindere da quello in cui si crede, se c'è gente che critica Dio... tutto il resto è conseguenza...

Quando c'è da aiutare, nonostante il mio sterile bagaglio, contate pure su di me.

5:18 PM, settembre 05, 2007  
Blogger sonia said...

@Alberto, anche Madre Teresa che pur non essendoci più riceve critiche. Ormai, quando si parla di fare del bene, chiunque riceve critiche, ma è "normale", il mondo gira così.

Nulla da dire sull'iniziativa di Morgan, anzi apprezzo anche l'entusiasmo di molte persone, ma si sa, la salute è un cosa delicatissima, e il bambino dovrà ricevere aiuto e sostegno, per tutto il resto della sua esistenza. Chi gli garantirà questo? I casi che trattano il problema salute, devono essere risolti alla radice (trattandosi di argomenti così delicati) ossia, è lo Stato dove il bambino vive che dovrebbe prendersi carico del problema, o uno Stato che sia disposto ad accogliere sia lui che la sua famiglia.
Il punto sul quale ci si deve soffermare, non è l'oggi, ma il domani. Bisogna imparare a vedere le cose a lungo raggio, perché se domani l'80% delle persone che si sono mosse oggi per Gramos, l'anno prossimo non saranno più disponibili a dare il proprio contributo, per svariati motivi, il bambino si ritroverà con un pugno di mosche in mano, con una delusione di un'aspettativa arrivata solo oggi e con un problema da risolvere daccapo.
I soldi in questo caso aiutano solo a mitigare il problema, ma non lo risolve.
È bene piuttosto muoversi nella direzione di organi competenti, e sarà sicuramente importante che si levino molte voci in questa direzione. Forse è solo così che si può garantire un futuro senza illusioni.

7:58 PM, settembre 05, 2007  
Blogger Alberto said...

Possiamo fare quel che possiamo fare, amica mia.
Anche l'illuminismo ha fallito, ma le persone che fanno del bene e offrono il loro cuore rimangono! ;-)

Un abbraccio umile :-)

10:08 PM, settembre 05, 2007  
Blogger zefirina said...

come diceva qualcuno parlatene pure male purchè ne parliate

6:29 PM, settembre 06, 2007  
Blogger Morgan said...

@Sonia: comprendo le ragioni del tuo post, ma permettimi di dire che il tuo commento non coglie il problema che Gramos ha hic et nunc. Il problema è ora, non se lo Stato fa, non se le istituzioni, ecc e considera che sono sette anni oramai che Miriam, la signora che si occupa del bimbo, diventa matta per trovare fondi che sostengano Gramos. Le porte istituzionali sono sempre state sbattute in faccia.
Allora, di fronte all'indifferenza di molti, che cosa si può fare intanto? Fare sopravvivere Gramos decentemente.
Nella speranza che il futuro possa dare maggiore speranza e qualcuno si svegli.

Il suo Stato dovrebbe aiutarlo?
Lo abbiamo, assieme ad altri, bombardato con le nostre bombe il Kossovo, non c'è nulla là che possa aiutare Gramos. A malapena esistono gli ospedali con una minima qualità, figuriamoci strumenti medici di altissimi tecnologia.


Credo di avere reso l'idea Sonia.

10:11 AM, settembre 08, 2007  

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