blabla-sonia: Ricordi il dolore? Certo, e chi se lo scorda...

lunedì, luglio 02, 2007

Ricordi il dolore? Certo, e chi se lo scorda...


Lo ricordo come se fosse ieri, anzi, come se fosse oggi. Ricordo di quel giorno momento per momento, attimo per attimo. Ce l'ho fotografato, stampato ancora nella mia mente.

Correva l'anno 1992 (anno di merda).
Due luglio, cambiava solamente il giorno rispetto ad oggi: giovedì.
Sembrava una giornata come tante, ma una sensazione strana nell'aria mi invadeva: non capivo cosa fosse.
Avevo solamente 17 anni.

Ore 14.00
Un giro al centro commerciale insieme a mia cugina, qualche chiacchiera e UN INCONTRO vicino alla scala mobile del primo piano:
"Ciao. Come state? Avete sentito? Un ragazzo di diciassette anni ha perso la vita in motorino a Genestrerio. Non so chi sia, l'ho sentito in radio".
Il sangue mi si raggela, non avevo bisogno di sapere il nome: sentivo, percepivo...
Corro al piano terra, mi precipito alla prima cabina telefonica e chiamo sul Suo posto di lavoro:
"Pronto buongiorno, posso parlare con Luigi?"
Dall'altro capo del filo: "Chi parla scusi?"
"Sono la sua ragazza. Sonia".
"Un attimo prego..."

Attendo e comincio ad avvertire un filo di speranza, malgrado le gambe mi tremino. Penso siano andati a chiamarlo, e nel frattempo tra me e me: "No, non può essere lui. No, a lui no!"

Pochi istanti dopo, un'altra voce al di là del filo, è il suo capo: "Mi spiace, Luigi ha avuto un incidente".
Intorno a me il silenzio. Non sento più nulla. Non capisco più niente.
Il mondo mi crolla addosso, lo stomaco si stringe e infine un unico urlo, quello dell'assoluta e lancinante disperazione: "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" e poi tante lacrime.

Luigi muore sul colpo sotto ad una croce in seguito a un incidente in motorino intorno alle 13.10. Un tale non ha rispettato lo STOP.
Una vita spezzata, falciata nel giro di pochi secondi.

Questo è quanto accadde al mio primo "vero" fidanzatino.
Un trauma!

Volevo solo dimenticare per non sentirmi in colpa. Lo odiavo.
Per anni ho sentito il peso della colpa perché lui era il mio fidanzatino del momento. Gli davo la colpa perché aveva scelto me per morire. Mi aveva abbandonata. Mi aveva lasciata sola.
Insomma, ho convissuto con il dolore per sei lunghissimi e interminabili anni.
Prima di riavvicinarmi a un maschietto ci ho impiegato molti, molti anni.
Il rapporto negativo con la morte ce l'ho tutt'ora. Le paure mi pervadono, meno, ma ogni tanto ancora oggi si ripresentano: reazioni normali...

Eh no, non è stato per niente semplice crescere, proprio per un cazzo.
Essere confrontati con queste cose in età adolescenziale, e non solo, non è per nulla facile. È un esperienza che non si augura a nessuno.

Oggi invece, ho fatto pace sia con lui che con me, e a distanza di quindici anni mi domando sorridendo ricordandolo con dolcezza: "Chissà cosa farebbe oggi... Chissà che aspetto avrebbe... Chissà..."

In cuor mio non l'ho dimenticato, credo, anzi, ne sono sicura, che in fondo al mio cuore in una piccolissima parte ci vivrà per sempre.
Mi rendo conto che è impossibile rimuovere il dolore, anche se cerco di farlo: quando si ripresenta dal passato si fa sentire e fa male.
Ed è solo oggi, per la prima volta, a distanza di così di tanti anni, che sento di voler ricordare e parlare di lui pubblicamente.

24 Comments:

Blogger dalianera said...

Il dolore si nutre di silenzio.
Un abbraccio enorme.

9:19 AM, luglio 02, 2007  
Blogger rainbowsparks said...

Grazie per averci permesso di condividere questo con te. Ti abbraccio.

12:01 PM, luglio 02, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Io ho perso il mio ex ragazzo
insieme al mio migliore amico
in un incidente stradale.
Io le parole non le trovo,
ma in parte ti comprendo.
Un bacio

1:22 PM, luglio 02, 2007  
Blogger zefirina said...

ti abbraccio e basta....e sai che posso capire quello che provi

1:57 PM, luglio 02, 2007  
Blogger Alberto said...

Anche io ti ringrazio per condiviso con noi questo ricordo...

Purtroppo sai che anche io sto cercando di elaborare un mio lutto e ogni lutto porta con sé tantissime cose inimmaginabili...

Sai che su di me puoi contare: anzi, il prossimo pranzo lo pago ancora io! ;-)

Un abbraccio rispettosamentesenzasorriso

6:22 PM, luglio 02, 2007  
Blogger titty said...

non immagino quanta sofferenza...ti mando un abbraccio fortissimo...!!!

11:03 AM, luglio 03, 2007  
Blogger Pier said...

C'è chi se ne va per scelta e chi se ne va senza volerlo. In entrambi i casi vorremmo avere il tempo per un ultimo saluto, e che questo fosse almeno accompagnato da un sorriso.
Perchè non sarà un addio, ma un arrivederci.
Io nell'anno del cazzo 2004 ho perso due persone per entrambi i motivi.
Disperazione, dolore, rabbia, sì...
Però a distanza di tempo ti posso dire che le persone non muoiono mai dentro di noi, ci portiamo sempre dentro una parte di loro e con loro continuiamo a vivere insieme.
In un modo totalmente diverso e a volte difficile da capire...
Sonia, ti abbraccio forte e ti dico con assoluta convinzione che NON FINISCE TUTTO QUI...

12:05 PM, luglio 03, 2007  
Blogger Faith said...

Purtroppo i lutti lasciano sempre un segno indelebile...il tempo, sì, toglie la disperazione. Ma un fondo di amarezza rimane. Ho perso mia nonna improvvisamente a 7 anni, e ancora oggi quella notte non riesco a dimenticarla. E mi chiedo come sarebbe oggi, e mi scoccia non avere nemmeno una foto con lei.
Ci credo che ci hai messo tanto a fartene una ragione, dev'essere stato molto difficile.
Ti abbraccio forte...

3:07 PM, luglio 03, 2007  
Blogger krepa said...

un abbraccio...non serve altro

10:19 PM, luglio 03, 2007  
Anonymous Anonimo said...

... Io non la conosco, ho letto questo intervento per caso, perchè anche io mi chiamo Sonia, come lei. E anche io sono adolescente, 17 anni. E ho un ragazzo, che viaggia spesso con la sua moto. Mi ha colpito il suo racconto proprio per queste coincidenze... Il terrore che ho di perderlo in questo modo mi lascia capire cosa ha provato lei, anche se forse solo in minima parte.
Ammiro la sua forza di volontà, comunque, nel voler esprimere ora, dopo tanto tempo, i suoi pensieri. Un saluto,
la sua omonima.

11:02 PM, luglio 03, 2007  
Anonymous Anonimo said...

difficile esprimere qualcosa... le persone che valgono ci lasciano sempre un segno dentro, un segno che non si può cancellare, e che a volte fa star male... forse quello è l'unico modo per farci ricordare... quello che tu scrivi alla fine, dell'aver fatto pace, è la dimostrazione che sei cresciuta, e tanto...

8:39 AM, luglio 04, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Deve essere stato terribile...Il dolore purtroppo resta, e guarita la ferita resta la cicatrice.

9:24 AM, luglio 04, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Mi dispiace moltissimo Sonia. Ora però comprendo le ragioni di un tuo vecchio post sui necrologi che pubblicasti a Novembre, mi sembra. Mi dispiace tanto. Però il fatto che tu ne parli significa che per quanto possibile e con tutta la tristezza del caso, forse sei riuscita in qualche modo a metabolizzare l' evento. Dalle tue parole sembra che il dolore, benché ancora presente, (come è giusto e naturalehe sia in questi casi), abbia lasciato spazio alla dolcezza del ricordo di una persona cara.
E' un grandissimo traguardo riuscire a ricordare una persona per quello che ci ha dato dato in vita, riuscendo per quanto possibile a prescindere dal dolore e perché no a volte anche dalla rabbia per il fatto che ci ha lasciati. E tutto questo è bellissimo da parte tua.
T' abbraccio forte,
Paoletto da Viareggio.

9:27 AM, luglio 04, 2007  
Blogger lophelia said...

Grazie di aver condiviso questo con noi. Riuscire a parlarne mi sembra sicuramente un buon segno verso un'accettazione per quanto possibile serena. Un abbraccio forte.

1:39 AM, luglio 05, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Caspita Sonia..
non so che dire.. mi si è gelato il sangue..
ti bacio.

8:03 AM, luglio 05, 2007  
Blogger Stefano said...

Non dev'essere stato assolutamente facile per te superare quel momento....

8:55 AM, luglio 05, 2007  
Anonymous Anonimo said...

un bacio e un abbraccio
Mary

9:48 AM, luglio 05, 2007  
Blogger Piggona said...

Come ti capisco....anche io avevo un ragazzo speciale, che mi è stato portato via con un incidente!
Avevamo entrambi 17 anni...e l'ho saputo da un articolo di giornale, quindi immagina che trauma!
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, dopo la sua morte....
Sono passati 7 anni, e ogni tanto ancora piango se ripenso a lui.

Ti capisco...

11:30 AM, luglio 05, 2007  
Blogger sonia said...

Grazie a tutti, i vostri commenti sono stati molto sentiti. Un grazie a tutti.

12:09 PM, luglio 05, 2007  
Blogger Viola said...

Accettare....accettare...Ciao piccola sonia

6:37 PM, luglio 06, 2007  
Blogger danDapit said...

Da molto non passo di qui...
Ciao Sonia!
Da molto non scrivi più...
Un post intimo, su un dolore che ti ha scavata, provata come il passagio del fuoco verso l'età adulta...
Ho avuto i brividi mentre leggevo, mi ha colpita la sensazione premonitrice che già percepivi...
E' bello che ce lo hai raccontato, bellissimo!
Grazie!
un bacio grande, e il mio personale: "bentornata"!

1:54 AM, luglio 07, 2007  
Blogger lasposina said...

Cara sonia, un abbraccio e un bacio grande, il tuo racconto mi ha ricordato un'esperienza non personale ma che ho vissuto in diretta. ti sono vicina. V

2:24 PM, luglio 07, 2007  
Blogger sonia said...

Carissima Dan e carissima Vale, grazie per essere passate.
Ragazze mi ha fatto molto piacere di come avete colto il post, infatti ciò che ho voluto esprimere è proprio come l'ha interpretato Dan...le sensazioni che ho provato prima che succedesse è sato qualcosa di molto forte, forse è proprio per quello che mi ero fatta delle colpe, sentire una cosa e non poter far nulla per fermare o cambiare il destino di un'altra persona...
Adesso ho imparato ad avere fin troppo controllo, non solo sulla mia vita, ma anche sulla vita di chi mi circonda, ma vi garantisco che per me sta diventando una prigione.

Vi abbraccio a entrambe e vi auguro un ottimo week...ci "vediamo" in settimana.

8:12 PM, luglio 07, 2007  
Anonymous Anonimo said...

cara, carissima Sonia...
anch'io ho perso il mio compagno, a seguito di una lunga e devastante malattia. E, come te, ho provato quel terribile ed irrazionale senso di abbandono, come se mi avesse lasciata qui a sopportare tutto quel dolore da sola.. lui è sempre presente, ho imparato ad apprezzare ogni momento di vita, e soprattutto a vivere con intensità il presente. ti sono vicina col pensiero e con il cuore. un abbraccio

1:37 PM, luglio 08, 2007  

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